

Konstantina Kotzamani è una giovane regista greca che ha coltivato due piante. Quella di una visione autoriale forte e quella di un certo sano, elastico eclettismo. È bello quando succede, perché puoi sederti e guardare lavori diversissimi ma consanguinei che fanno felicemente a pugni, senza sapere se l’uno massacrerà l’altro o se inizieranno una tenera relazione lì davanti all’arbitro. Washingtonia (lato destro del ring) è la metafora, è la Grecia che diventa Africa che diventa De Chirico, è colori spenti da acquitrino e diorami pieni zeppi di giraffe e di palme con insetti rossi nel cuore; Morning Prayers (lato sinistro), co-diretto con la regista serba Katarina Stankovic, è Gaspar Noè, club iridescenti e una Sarajevo per nulla metaforica, piena zeppa di droghe e interni notte. Vada come vada, non sarà un match per signorine.
LA SELEZIONE
Washingtonia / 2014 / 24’53’’/ Fiction
Morning Prayers / 2014 / 17’53’’ / Fiction