Dal montaggio, quello che fa dialogare le immagini portandole a trascendersi, nasce “Blob”, il classico di RaiTre che ha da poco raggiunto il prestigioso traguardo dei 25 anni. Un programma senza conduttori, fatto solo di spezzoni di tv, schegge, errori tecnici, accostati in rapida sequenza e costretti a dileggiarsi da soli. Un gioco semplice solo in apparenza, in realtà frutto di una acuta sensibilità autoriale e di un allenato spirito critico, e retto da un meccanismo minuzioso.
Il workshop consente di smontare e studiare questo meccanismo, mettendosi alla prova sul campo: coordinato a distanza dalla redazione di “Blob” stessa, che rinnova la collaborazione con il Lago Film Fest inviando tracce e spunti, punta alla produzione di video mash-up caratterizzati da un piglio satirico e situazionista.
La televisione su carta, o il figlio illeggittimo di due media all’embargo. Blob diventa fanzine per il tempo di un numero, e lo fa al Lago Film Fest: un florilegio degli still migliori di venticinque anni di Società dello Spettacolo, scelti appositamente dalla redazione del programma, si ferma su carta e diventa feticcio tangibile, in edizione limitatissima.