BORDERS – LFF2017

Confini e colori accesi

«Il confine indica un limite comune, una separazione tra spazi contigui: è anche un modo per stabilire in via pacifica il diritto di proprietà di ognuno in un territorio conteso. La frontiera rappresenta invece la fine della terra, il limite ultimo oltre il quale avventurarsi significava andare al di là della superstizione contro il volere degli dèi, oltre il giusto e il consentito, verso l’inconoscibile che ne avrebbe scatenato l’invidia. Varcare la frontiera, significa inoltrarsi dentro un territorio fatto di terre aspre, dure, difficili, abitato da mostri pericolosi contro cui dover combattere. Vuol dire uscire da uno spazio familiare, conosciuto, rassicurante, ed entrare in quello dell’incertezza. Questo passaggio, oltrepassare la frontiera, muta anche il carattere di un individuo: al di là di essa si diventa stranieri, emigranti, diversi non solo per gli altri ma talvolta anche per se stessi». Piero Zanini – I significati del confine.

Un festival cinematografico può essere uno spazio di sperimentazione artistica, un luogo di intrattenimento, uno spazio di aggregazione, ma anche un volano per lo sviluppo di idee e progetti che trascendono i confini del l’arte e della creatività. Le immagini rappresentano un potente strumento di comunicazione che può veicolare valori, metterne in discussione altri e stimolare riflessioni su tematiche che riguardano il nostro presente e il nostro futuro.

Borders è una selezione competitiva nata dalla collaborazione tra Lago Film Fest e Concorto Film Festival, pensato come momento per riflettere, attraverso la rappresentazione cinematografica, un concetto ricorrente nel dibattito contemporaneo, spesso difficile da definire: il concetto di confine. La parola confine è sempre più associata a termini quali conflitto, paura, esclusione, straniero.

In un mondo che negli ultimi decenni si è trasformato rapidamente sull’onda velocissima della globalizzazione, sembra di assistere oggi a un brusco cambio di rotta: l’ideale universalistico di una federazione di Stati che aboliscano i confini che li separano per perseguire interessi comuni appare ovunque in crisi, messo in discussione da (spesso nefaste) rivendicazioni identitarie.

BORDERS 1

DO NOT COME TO EUROPE
Pontus Joneström, Minna Lundberg, Hanna Pousette / Svezia / 2016 / 13’ / Doc

NO MAN’S LAND
Afsaneh Salari / Portogallo / Iran / 2016 / 24’ / Doc

MANY MORE REASON
Clément Postec / Francia / 2016 / 9’42’’ / Sperimentale

Proiezione Speciale
Venerdì 21 luglio
ore 22.30 – Cortile Sasso
Lunedì 24 luglio
ore 22.00 – Lido
Sabato 29 luglio
ore 21.00 – Cortile Sasso

BORDERS 2

FROM THE OTHER SHORE
Jean-Claude Banys / Francia / 2016 / 18’40’’ / Doc

MERYEM
Reber Dosky / Paesi Bassi / 2017 / 15’ / Doc

489 YEARS
Hayoun KWON / Francia / 2016 / 11’18’’ / Anima

INITIATION
Teboho Edkins / Sud Africa, Germania / 2016 / 10’48’’ / Doc

Proiezione Speciale
Sabato 22 luglio
ore 22.30 – Cortile Sasso
Martedì 25 luglio
ore 22.00 – Lido
Sabato 29 luglio
ore 22.00 – Cortile Sasso

BORDERS 3

THE FORTRESS TEMPTATION
Martina Magri / Francia / 2017 / 11’48’’ / Doc

BEAUTY OF A STATELESS MIND
Lutia Swan-Hutton / Gran Bretagna / 2016 / 10’07’’ / Doc

MAKHNO
Sandro Bozzolo / Italia, Francia / 2017 / 25’ / Anima

Proiezione Speciale
Domenica 23 luglio
ore 22.30 – Cortile Sasso
Mercoledì 26 luglio
ore 22.00 – Lido
Sabato 29 luglio
ore 23.00 – Cortile Sasso