Mappe sonore: masterclass con Davide Favargiotti, Giulia Tagliavia e Enrico Ascoli

Un intenso pomeriggio dedicato al mondo del sonoro insieme allз giuratз L.O.S.T, il premio del Lago Film Fest dedicato alla miglior colonna sonora per cortometraggio.

Durante i giorni del festival, i membri della giuria L.O.S.T. offriranno momenti di formazione condividendo la loro professionalità nell’ambito del sound design e della composizione ed esecuzione musicale per il cinema e l’audiovisivo.

Le masterclass si terranno in italiano..

SABATO 22 LUGLIO 2023

14:30 – 18:00

Le masterclass sono gratuite ma ricordati di il biglietto unico per potervi accedere!

I posti sono limitati

La prenotazione è obbligatoria.

Durante i giorni del festival, i membri della giuria L.O.S.T. offriranno momenti di formazione condividendo la loro professionalità nell’ambito del sound design e della composizione ed esecuzione musicale per il cinema e l’audiovisivo.

Le masterclass si terranno in italiano.

Dietro al velo del suono: oltre la colonna sonora

a cura di Davide Favargiotti

L’arte del montaggio dei dialoghi, effetti e mix (e dei mestieri legati a questi aspetti) a partire da celebri esempi come Suspiria e Bones and All.

Montatore dei dialoghi e del suono, vincitore di un David di Donatello per il miglior suono di Dogman di Matteo Garrone e nominato altre due volte (con Call Me By Your Name di Luca Guadagnino e Freaks Out di Gabriele Mainetti).
Alessandrino di nascita, ha lavorato tra Roma e Londra su progetti di Pierre Morel, Stefano Sollima Kenneth Branagh, i fratelli D’Innocenzo, Peter Cattaneo, Roberto Faenza, oltre ai già citati Guadagnino, con cui collabora da A Bigger Splash, Garrone e Mainetti.
È socio fondatore di Audiokids, una software house specializzata in software per la post produzione audio, i cui prodotti sono usati da centinaia di professionisti in tutto il mondo.
Si dedica alla divulgazione e educazione, ha insegnato alla Femis (école nationale supérieure des métiers de l’image et du son) di Parigi, alla National Film School of Denmark, alla Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”.

Musica ri-creativa

a cura di Giulia Tagliavia

Il ruolo della musica originale nei documentari di creazione, l’approccio compositivo ai materiali d’archivio come esperienza di sperimentazione.

Giulia Tagliavia è nata a Palermo, dove ha studiato Pianoforte e Composizione, diplomandosi col massimo dei voti al Conservatorio “A. Scarlatti”.
È pianista del PMCE, l’ensemble residente dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, con cui svolge concerti nell’ambito musica contemporanea in festival internazionali quali Biennale Musica di Venezia, Romaeuropa, Ravenna Festival.
Ha composto le musiche per film documentari che sono stati presentati in alcuni tra i più importanti festival cinematografici: Berlinale (“Le Mura di Bergamo” di Stefano Savona), Giornate degli Autori di Venezia (“Il Palazzo” di Federica Di Giacomo), Festival di Cannes (“Samouni Road” di Stefano Savona, Premio Œild’or per il Miglior Documentario), Festival di Locarno (“Amori e Metamorfosi” di Yanira Yariv), e ancora Torino Film Festival, IDFA, Biografilm, Festival del film di Roma. Ha inoltre firmato la colonna sonora per documentari andati in onda su RAI, HBO, Arte, France tv, Sky e, nel 2023, della docu-serie originale Netflix “Il Principe”.
Vive a Roma, e insegna Composizione al Conservatorio “N.Sala” di Benevento.

Confluenze

a cura di Enrico Ascoli

Come la trasversalità di esperienze e ambiti professionali molto lontani tra loro arricchiscono, confluendo, il mare magnum del suono per il cinema.

Sound Artist / Sound Designer / Music Producer
Enrico Ascoli lavora nell’ambito della sound art e delle installazioni multimediali. Realizza suoni e musiche per documentari, film di animazione e spot pubblicitari. Porta avanti una ricerca personale negli ambiti del field recordings, della ricerca cognitiva e della musica elettroacustica. Nell’ambito dell’arte contemporanea crea installazioni sonore, composizioni musicali e performances in genere site specific e interagenti con il territorio; opere nelle quali usando oggetti e quotidiani, processi di cucina, sculture cinetiche per creare pezzi che si muovono tra l’astratto e la prospettiva socioculturale.