Lago Film Fest è coerente nelle sue passioni collaterali: quella verso tutto ciò che è a statuto speciale, in primis, e verso tutto ciò che è editoria e illustrazione indipendente di conseguenza. Quest’anno l’illustrazione fa un passo in più, esce dal recinto ed entra in Premio Sonego da organismo simbiotico. La contaminazione è reciproca: Diciottocchi come braccio illustrante per sceneggiatori impegnati nella stesura di uno storyboard, Premio Sonego e il suo coming of age ispiratori di un Diciottocchi orientato al videoclip
anni ’90, sotto il tutoraggio di Eleonora Antonioni (il suo Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano, realizzato a quattro mani con Francesca Ruggiero e pubblicato quest’anno da Eris Edizioni, è precisamente un’immersione nella provincia italiana anni ’90) e dell’illustratore/fumettista/street artist Martoz. Il pensiero a quel punto è andato al gruppo di This Is Not A Love Song, «serbatoio infinito di canzoni d’amore universali dal quale attingono creativamente fumettisti, illustratori e
grafici»: uno dei loro ultimi lavori, Video Killed the ’90 Stars, per quella cosa magica che è la poligenesi affidava proprio un videoclip anni ’90 a ciascun illustratore. C’era abbastanza carne al fuoco per ricavarne un talk, ideale continuazione dello scorso Printing Addict, in cui far confrontare i due artisti e i rappresentanti del collettivo sullo stato dei rispettivi percorsi e su quello della scena tutta. Come al solito, teste diverse ma di un’unica Idra: creativa, autarchica, inintegrabile.