LA GIURIA INTERNAZIONALE – LFF2019

Claudio Di Biagio

Classe 1988, regista autodidatta e nativo digitale. Nel 2011 dirige Freaks, la prima webseries italiana, e Andarevia, prodotto da Rai Cinema; continua poi la regia nel web con MSC, Pringles, Sky, Warner Bros, HBO. Nel 2013 dirige Vittima degli eventi, film su Dylan Dog prodotto con il crowdfunding. Dirige e scrive Lontana da Me, teendrama Palomar e Rai Fiction, nonchè spot per Rai, Pornhub, Fox, Sky, Columbus Assicurazioni. È autore e speaker del programma di Radio2 Meanzianoyoutubers dal 2016. Nel 2018 è il regista della prima stagione di 4 Hotel con Bruno Barbieri. Netflix, Mini, Microsoft e 20th Century Fox collaborano con lui per progetti audiovisivi di cui è regista, autore e interprete. Scrive e pubblica per Rai Eri Si Stava Meglio, il suo primo libro.

Hannaleena Hauru

Hannaleena Hauru è una regista e sceneggiatrice finlandese. Il suo primo lungometraggio Thick Lashes of Lauri Mäntyvaara viene sviluppato al Torino Film Lab e al Cannes Cinéfondation Residency ed è presentato in anteprima internazionale all’edizione 2017 del Torino Film Festival. Prima d’allora, i corti di Hannaleena erano stati premiati alla Settimana Internazionale della Critica del festival di Cannes e, tra gli altri, ai festival di Oberhausen, Tampere e Uppsala. Portando in tour i suoi corti, ha scoperto che il vero incoraggiamento a continuare la sua carriera sono le discussioni dirette con il pubblico. Nel 2010 ha fondato l’International Random Film Festival, che seleziona, inserisce in programma e premia film a caso tra quelli presentati in concorso. Hannaleena lavora anche come regista teatrale. È attualmente in visita a Lago con il suo collega regista Lasse Poser nel quadro di una collaborazione italo-finlandese per una pièce teatrale basata su un romanzo di Marguerite Duras che sarà presentata in anteprima a Tampere, in Finlandia, nel 2020.

Daniel Moshel

Nato in Germania, attualmente vive e lavora a Vienna. Login2Life (2011) è il suo primo documentario: trasmesso in prima visione su ZDF, emittente della televisione tedesca, ha poi successo presso i festival ed è comprato da diversi canali tv. MeTube (www.metube.at) è il suo primo video musicale classico, un omaggio a migliaia di ambiziosi utenti e vlogger di YouTube. A un anno dalla pubblicazione sul web il video ha già più di un milione di views, ha partecipato a più di 300 proiezioni nei festival (tra cui il Sundance) e ha vinto più di 30 premi. Nel 2014 Daniel Moshel è inoltre uno dei 4 registi creatori di House of Love, show televisivo di ZDF. Nel 2016 MeTube 2 è presentato al Sundance Film Festival ed ha tanto successo quanto il precedente. Il terzo capitolo è in arrivo.

Simone Rovellini

Simone Rovellini vive e lavora come regista a Milano. Nel 2013 pubblica C’est la vie, il suo primo cortometraggio, che diventa velocemente virale ed è ripreso da importanti testate italiane e internazionali. Lo stesso anno pubblica su Youtube la serie di video Exploding Actresses, rielaborazioni comico-grottesche di vecchi film di culto, ottenendo milioni di visualizzazioni. Dal 2014 al 2016 collabora con la rivista Toiletpaper Magazine, e dal 2014 fa parte del collettivo Motel Forlanini, che si è imposto sulla scena italiana con il progetto musicale M¥SS KETA (UNA VITA IN CAPSLOCK, PAPRIKA). Insieme al collettivo realizza numerosi videoclip e una serie di concerti live in Italia ed Europa. Oggi lavora come regista nel mondo della pubblicità per sostentare i propri progetti sperimentali.

Mariateresa Sartori

Mariateresa Sartori vive e lavora a Venezia. Laureata in Germanistica con una tesi su Freud e la psicologia dell’arte, compie la sua ricerca attorno a tre fulcri tematici: il metodo scientifico empirico, le dinamiche comportamentali, e i rapporti tra suono,musica e linguaggio. Dal 1999 insegna disegno a principianti assoluti applicando il metodo di Betty Edwards, con gli stessi  presupposti neuroscientifici che muovono la sua ricerca artistica. I punti di vista che adotta variano da lavoro a lavoro e giungono ad esiti diversi: dal video al disegno, dalla fotografia stenopeica all’opera sonora. Le costanti e non le eccezioni, gli universali e non le contingenze: la tensione verso  preme all’artista e non l’utopistico raggiungimento dell’oggettività.

LIDO

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